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L’impermeabilizzazione è un isolamento che blocca le perdite di acqua nella struttura del tetto, dell’edificio e quindi nei locali interni del medesimo. Un’impermeabilizzazione effettuata a regola d’arte fa sì che elementi naturali non siano capaci a penetrare in nessuna forma. Si usa in particolare dove l’acqua possa creare più problemi. All’esterno sono i tetto piani o anche terrazzi, all’interno si parla di solito dei bagni. Le impermeabilizzazioni si dividono praticamente a seconda del materiale adoperato in bituminosi, plastici e di polietilene.
Membrane bituminose modificate GENERAL MEMBRANE sono caratterizzate da una qualità altamente superiore e da una vita molto più lunga confrontando con le membrane bituminose classiche e fogli impermeabili disponibili sul mercato. In genere le membrane sono divise a seconda della modificazione con SBS, APP e APAO. La modificazione più qualitativa è quella con APP e APAO, e noi adoperiamo questi tipi. La membrana è rinforzata da un nastro portante e insieme con l’asfalto modificato fa sì che la dilatazione del materiale oscilla tra 45% al 80% senza danneggiamenti. Le membrane con modificazioni APP e APAO non si screpolano, rimangono compatte e sono pertanto destinate alle condizioni atmosferiche estremamente difficili. L’applicazione è eseguibile sino dal – 30°C e la fusione alla temperatura superficiale superiore a 150°C. Il tetto non richiede assolutamente la manutenzione grazie all’applicazione di minerali sull’intera superficie e rimane pienamente calpestabile.
Sono materiali originali asfaltati usati per isolamenti dei tetti in particolare nel passato. Gli asfalti modificati recenti li combattono con le loro caratteristiche.
Le membrane bituminose sono dotate di armatura di poliestere non tessuta del tipo TNT, rinforzo vetroresina, oppure l’insieme di entrambi i rinforzi. La parte portante di solito è fatta in stuoia in vetro, poliestere filato o fibre di vetro con poliestere.
Tuttavia, in qualunque sua forma questo materiale non è in grado di concorrere con i polimeri recenti, e cioè le MEMBRANE MODIFICATE BITUMINOSE.
I fogli impermeabili rappresentano un modo veloce e semplice dell’isolamento del tetto. All’applicazione si deve separare il foglio dalla copertura originale e da coibentazione con geotessile di separazione. Per i fogli in PVC si mette in dubbio il loro impatto all’ambiente. Essi contengono gli oli diluenti monomerici che si pian piano erogano e di conseguenza il foglio perde la sua elasticità diventando instabile. I fogli TPO oppure in altre parole le poliolefine termoplastiche rappresentano una versione recente dei fogli in PVC. Diversamente da questi loro lasciano l’impronta ecologica inferiore e godono di una durata più lunga. Non sono nocive alla salute e si usano anche in contatto con l’acqua potabile. I fogli in PVC e TPO si ancorano nel tetto ed elementi del tetto; in alternativa si usa il sistema di zavorra, caricamento con ghiaia, oppure con il tetto verde.
Le membrane EPDM sono le membrane impermeabili in forma di foglio di alta qualità. E’ un foglio sintetico di caucciù, anzi, sono elastomeri sintetici, con caratteristiche fisiche-chimiche simili a quelle del caucciù naturale. Nelle nostre condizioni climatiche e con una corretta posa in opera la vita di foglio è fino a 50 anni. La membrana EPDM non è molto nociva all’ambiente; infatti, la sua dilatazione è superiore a 300%. Così è in grado di affrontare i movimenti di fabbricati e cambiamenti climatici. Le loro caratteristiche fisiche rimangono intatte per decine di anni e non richiedono alcuna manutenzione; la posa in opera è veloce grazie ai fogli di grandi dimensioni. Tra svantaggi il prezzo alto, una legatura che richiede tanto lavoro, la necessità di uso degli elementi speciali come nastrino, collanti etc.
L’isolamento a spruzzo è una forma più semplice di isolamento del tetto piano. L’isolamento, infatti, a mezzo di spruzzo penetrerà in tutte le aree, piuttosto complicate, a condizione di una posa in opera a regola d’arte. Dopo l’applicazione formerà un complesso uniforme e pertanto rende quasi impossibile la probabilità di penetrazione dell’acqua attraverso l’involucro di tetto. Le tecnologie recenti tuttavia non offrono questo tipo di isolamento come una soluzione a lungo tempo, si usa come un’alternativa temporanea, che, seppure una opera abbastanza buona, protegge per un tempo breve. Il processo di indurimento è più lungo. E’ adatto per isolamenti in fondo e tetto piani, terrazzi e balconi, opere idrotecniche, parcheggi e altre superfici. Tale isolamento perde molto veloce la protezione contro raggi UV ciò che accelererà l’invecchiamento.
Isolamento del tetto piano
L’isolamento può risparmiare una bella somma di denaro. Se non ti convinciamo noi, prova consultare i numeri sotto che parlano una lingua chiara.
Attraverso la struttura del tetto si perde dal 10% al 25% di calore. Una casa media in Slovacchia consuma ben 60% dell’intero quantità di energia per il riscaldamento. Tale energia però scappa pian piano all’esterno attraverso le singole strutture edilizie.
Con una ristrutturazione del tetto piano a regola d’arte ci troviamo ben freschi d’estate visto che il calore non passerà attraverso i solai e viceversa, d’inverno una temperatura gradevole visto che il calore non scappa via attraverso i solai.
E PERCHÉ POLISTIROLO ESPANSO?
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